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Processo Muos: 4 imputati assolti e no a confisca della struttura

CALTAGIRONE

Tutti assolti “perché il fatto non sussiste” e “rigetto della richiesta di confisca della struttura”. E’ questa la sentenza del processo, col rito abbreviato, davanti al Tribunale monocratico di Caltagirone, a un dirigente della Regione Siciliana e a tre imprenditori accusati di abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale per la costruzione a Niscemi (Caltanissetta) del Muos, sistema di telecomunicazione militare Usa.

Gli imputati erano l’ex dirigente dell’assessorato all’Ambiente, Giovanni Arnone, il presidente della “Gemmo Spa”, Mauro Gemmo, e i titolari di due imprese di subappalti: Concetta Valenti e Carmelo Puglisi. La Procura aveva chiesto la loro condanna a un anno di arresto e 20 mila euro di ammenda ciascuno, oltre alla confisca della struttura. Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, l’impianto era stato realizzato “senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformità da essa”.

E’, inoltre,  cominciato ieri davanti al Tribunale monocratico di Caltagirone il processo, col rito ordinario, agli altri tre imputati, Adriana Parisi, responsabile della “Lageco”, una delle società che hanno costituito l’Ati ‘Team Muos Niscemi’, il direttore dei lavori Giuseppe Leonardi, e l’imprenditrice Maria Rita Condorello della “Cr Impianti srl”. Secondo l’accusa, i tre imputati, oltre ad aver realizzato l’impianto “senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformita’ da essa”, avrebbero, inoltre, “eseguito e facevano eseguire i lavori per la realizzazione del Muos, insistenti su beni paesaggistici, all’interno della riserva orientata denominata Sughereta di Niscemi, in zona A, di inedificabilita’ assoluta, in un sito di interesse comunitario”.

L’avvocato Goffredo D’Antona, che rappresenta l’associazione antimafie Rita Atria, ha chiesto, tra gli altri, la convocazione di due ex presidenti della Regione Siciliana: Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta. La prossima udienza è stata fissata per il 18 aprile.

Dall’inchiesta iniziale è stata, invece, stralciata la posizione di un cittadino statunitense, Mark Gelsinger, nei confronti del quale procederà l’autorità giudiziaria statunitense.

05 aprile 2018

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