
AGRIGENTO
Tre nigeriani sbarcati a Lampedusa lo scorso 16 aprile sono stati fermati dalla Polizia di Agrigento accusati di associazione per delinquere finalizzata alla tratta ed al traffico di esseri umani, sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza sessuale, omicidio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Tra le dichiarazioni raccolte, si evidenziano alcuni passaggi che testimoniano la gravità degli accadimenti per i quali si procede:
«Il giovane africano, da me indicato, quale autore, unitamente al libico *** dell’omicidio ai danni di mio fratello ***. Egli si è reso responsabile di violenze anche sulla mia persona; Tali africani, armati di fucile e vestiti in abiti civili, erano spregiudicati. Picchiavano brutalmente e senza alcun motivo i migranti. Personalmente sono rimasto vittima, in più occasioni, delle loro inaudite crudeltà. Una volta mi hanno legato le gambe e poi mi hanno picchiato ripetutamente, con un bastone, nella pianta dei piedi, procurandomi delle profonde lesioni e una frattura, tanto da impedirmi nella deambulazione per circa tre mesi».
11 maggio 2017