
La Sicilia risulta ultima nell’utilizzo dei fondi europei. La relazione annuale della Corte dei conti, aggiornata al 31 luglio scorso, descrive una situazione imbarazzante. Su 4 miliardi e mezzo messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale, facenti capo alla programmazione europea 2014-2020, la Regione Siciliana non è riuscita a impegnare nemmeno un euro.
Nella spesa dei fondi comunitari la nostra regione è tragicamente indietro rispetto a tutte le altre. E il dato relativo ad un altro ceppo di finanziamenti, quello relativo al Fondo sociale europeo, appare sconfortante. Degli 820 milioni di euro a disposizione, la Regione ne ha spesi appena 300 mila.
Eppure, a più riprese il governatore è apparso soddisfatto dei progressi della spesa europea. La sua valutazione si riferisce alla vecchia programmazione, quella 2007-2013, che in ogni caso risulta più bassa rispetto a tutte le regioni d’Italia. La Sicilia però può rivendicare un primato: le spese cosiddette “irregolari”, che ammonterebbero a 168 milioni di euro. Si tratta di passaggi per i quali sarebbe evidente la responsabilità dell’istituzione, gestioni risalenti però alla programmazione che va dal 2000 al 2006.
3 gennaio 2017