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Identità digitale, presentato il progetto all’Archimede

«Viviamo nell’era digitale e dare ai ragazzi che compiono 18 anni, un’identità digitale è come affidargli le chiavi non solo di casa, ma di questo mondo virtuale».  Lo ha detto il sindaco di Catania e sindaco Metropolitano Enzo Bianco parlando nell’aula magna dell’Istituto Archimede per illustrare il progetto che si pone l’obiettivo di spiegare ai diciottenni e ai loro insegnanti delle scuole di Catania e della Città Metropolitana, come accedere al Bonus cultura e alla Carta del docente attraverso l’identità digitale. Se ne è discusso nel corso di un incontro al quale sono intervenuti la preside Daniela Vetri, l’assessore Valentina Scialfa e Salvo Rosa della Sielte, azienda catanese autorizzata dall’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) a rilasciare le credenziali di accesso Spid, il sistema pubblico di identità digitale, ai cittadini e alle imprese.

«Per questo – ha detto Bianco – abbiamo voluto questo primo incontro all’Archimede, scuola sensibile all’innovazione e dove abbiamo registrato un grandissimo entusiasmo per il Bonus che consentirà ai ragazzi di spendere cinquecento euro in cultura e agli insegnanti di utilizzare la stessa cifra per l’aggiornamento professionale con la cosiddetta Carta del Docente. Il programma prevede adesso incontri in tutte le scuole per i cosiddetti ragazzi del ’98, ossia quelli che hanno appena compiuto o stanno per compiere diciott’anni».
La preside Vetri ha poi invitato Salvo Rosa, di Sielte, a rispondere alle domande dei ragazzi e dei docenti su come accedere all’identità digitale. «L’opportunità che ragazzi e docenti hanno – ha detto Rosa, referente del progetto per Sielte – è considerevole. Per ottenere l’identità digitale è sufficiente collegarsi al sito e caricare i propri dati personali. Basta avere con sé i documenti di riconoscimento. Siamo molto soddisfatti della risposta della città e dell’Italia intera. Sono migliaia le richieste di accredito che stanno impegnando a pieno ritmo i nostri uffici per rilasciare gli account. Registrarsi è facile, ancor più se si possiedono profili sui social media. La nostra azienda ha compreso l’importanza di dialogare con i ragazzi e ha scelto di utilizzare gli strumenti a loro familiari. Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale che siamo fieri parta anche da Catania».

di Dario Testa

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