
Una prassi quotidiana molto diffusa ma non sempre lecita è quella di lasciare giornali e cappotti sulle sedie o amici che “ tengono” il parcheggio per l’auto.
A chi non è mai capitato di trovare la sedia al cinema con una borsa, o quella ad un’assemblea tenuta da parte con il cappotto, o peggio ancora di incontrare un individuo, fermo ai lati della strada, ad occupare l’ultimo posto disponibile per l’auto di un suo amico o familiare?
Tali comportamenti oltre ad essere insopportabili vengono percepiti come veri e propri abusi, soprattutto in ambito automobilistico.
Giuridicamente, occupare un posto in maniera impropria, può considerarsi un comportamento lecito? In assenza di una norma che regolamenti l’occupazione del posto per altri, non esiste una concreta risposta, nonostante sia fonte di battibecchi quotidiani talvolta anche accesi.
Si potrebbe ritenere che chi occupi il posto per conto di un altro, al cinema, al teatro o lungo la strada, ad esempio sia stato delegato da colui che ne diverrà poi il “ titolare”.
Come si ha la possibilità di inviare terzi soggetti a ritirare documenti, a fare la fila e compiere tante altre attività, anche delegarli a tenere occupato un determinato posto.
A tale interpretazione non ostano particolari requisiti di forma, dato che la delega può essere tranquillamente conferita oralmente, senza che risulti imprescindibile la forma scritta. Una simile lettura della questione, tuttavia non è priva di inconvenienti soprattutto quando ad essere occupato è un posto auto lungo una pubblica via.
Infatti, affinchè l’occupazione di suolo pubblico possa dirsi realizzata lecitamente, dovrebbe ritenersi necessaria la presenza di un’automobile e non quella di una persona fisica al suo posto. Ciò nonostante, se il pedone resta lì per pochi istanti, giusto il tempo di consentire al conducente di fare manovra, allora può escludersi l’occupazione di suolo pubblico, mentre al contrario può avere senso se a tenere occupato il posto è un amico dell’automobilista che arriva sul luogo dell’appuntamento con largo anticipo e si piazza ai lati della strada per agevolare il parcheggio niente affatto imminente.
In mancanza di norme e di interpretazioni giurisprudenziali (almeno fino ad ora), agire secondo il buon senso non guasta.
Se ci si trova di fronte all’occupazione di un posto che ci si vorrebbe accaparrare, meglio riflettere per capire quando è il caso di lasciar correre e quando, invece, è ragionevole chiedere l’intervento di chi ne ha la competenza, per poter risolvere la questione.
di Roberta Barbagallo