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Siracusa, Zappulla all’Antimafia: «L’amministrazione soffre di un sistema malato»

SIRACUSA

Il caso Siracusa è  al centro dell’attenzione della commissione regionale Antimafia, presieduta da Nello Musumeci. Stamane dopo aver ascoltato il sindaco Giancarlo Garozzo, la consigliera Simona Princiotta che ha prodotto querele e materiale dove a suo dire esiste un malaffare all’interno del palazzo comunale, è stata la volta del parlamentare nazionale del Pd, Pippo Zappulla, che ha sposato e battagliato insieme a quest’ultima per fare chiarezza su appalti, gestione di asili nido e “affaire” che vedono alcuni consiglieri comunali come “gestori” di  servizi. Un insieme di vicende e di fatti che appaiono ancora oscuri, cosi come recentemente ha dichiarato il presidente regionale Musumeci che ha definito la vicenda aretusea come «la più impegnativa tra i cinque casi che allo stato sono all’attenzione della commissione regionale Antimafia. Ma contiamo di chiuderla nel giro di qualche settimana».

Il presidente non si è sbilanciato sulle vicende denunciate perché vuole avere un quadro completo. «Per quanto mi riguarda – precisa Pippo Zappulla, parlamentare e componente della commissione Lavoro della Camera – ho confermato le mie valutazioni sulle vicende comunali di Siracusa: molte zone d’ombra e un sistema malato a causa di una asticella della legalità e della  trasparenza scivolata troppo in basso. Sa perché? Si tratta di ben 12 fascicoli e 31 richieste di rinvio a giudizio testimoniano che le vere  ipotesi di “infiltrazione” emerse  riguardano le accuse di concussione, di corruzione e di tante anomalie e di irregolarità amministrative e gestionali. Si tratta, quindi, di attendere con grande fiducia il lavoro delle commissioni Antimafia, regionale e nazionale, e soprattutto quello della Procura per fare luce sulle  vicende che hanno investito dirigenti, esponenti politici, consiglieri comunali, e società. Reputo lo scenario che già si intravede e che è stato dipinto in precedenza dal sindaco Garozzo».

Il primo cittadino durante una conferenza stampa ha dichiarato come la malavita fosse “insediata” all’interno del partito democratico. «Le dichiarazioni del sindaco? Sono un flop – termina Zappulla – sia per tentare di nascondere le proprie responsabilità sia per l’ evidente debolezza politica. Ha infatti dichiarato che alcuni esponenti del Pd hanno contatti con la mafia, affermazioni infamanti e l’intero partito sarà chiamato a risponderne in ogni sede politica e istituzionale».

di Eleonora Zuppardi

 

 

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