
AGRIGENTO
La Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, coordinati dal personale del Commissariato di Palma di Montechiaro, hanno arrestato questa notte Domenico Sambito, 67 anni, e Salvatore Ingiaimo, 28 anni, entrambi di Palma di Montechiaro
Palma di Montechiaro. L’operazione, denominata “Survivor” la dice lunga in che ambito si è mossa la Squadra Mobile. In effetti, Diego Provenzani è un sopravvissuto e non solamente in questa occasione. I fatti risalgono al 13 dicembre scorso quando, a Marina di Palma, Provenzani a bordo del suo scooter veniva raggiunto da diversi proiettili esplosi da un Alfa 159. La dinamica è apparsa chiara: Provenzani, personaggio di spicco e di caratura criminale a Palma per suoi trascorsi con la “Striddra”, veniva prima raggiunto e poi tamponato dall’auto in corsa. A bordo dell’Alfa Sambito e Ingiaimo.
Il movente è da ricercare, come spiegato in conferenza stampa dal dott. Giovanni Minardi, al lontano 1987: un gruppo di “stiddrari”, tra cui il Provenzani, mette a segno un colpo all’armeria del Sambito, rubando diverse armi. In particolare, 4 pistole vengono ritrovate e restituite ma una di queste presenta la matrice abrasa. Sambito, dunque, da diverso tempo e in diverse occasioni ha provato a recuperare questo “credito” che vantava nei confronti del Provenzani.
“Survivor”, dunque. Provenzani, infatti, dopo esser stato raggiunto da diversi colpi da arma da fuoco è rimasto miracolosamente vivo per una casualità: sul posto dell’attentato, infatti, ci sarebbero stati due testimoni e, per tale motivo, i due odierni indagati hanno preferito salire in auto e scappare piuttosto che finire il Provenzani. Tra il Sambito e Ingiaimo non ci sono rapporti di parentela ma una semplice frequentazione “da bar”. Gli inquirenti, che si sono messi immediatamente sulla tracce dei responsabili, sono partiti da un dato: l’automobile. Fortuna ha voluto anche che ce ne fossero davvero poche di quel modello e, grazie anche ad alcune immagini di telecamere di sicurezza, si è potuto risalire alla targa e al proprietario. L’Alfa 159, inoltre, subito dopo l’attentato è stata immediatamente portata da un carrozziere per “coprire” i segni del tamponamento con lo scooter del Provenzani.
Domenico Sambito, in passato, è stato oggetto di diverse indagini che ipotizzavano essere proprio lui il fornitore di armi al gruppo di fuoco stiddraro. Nei suoi confronti, a differenza del complice, è scattata l’accusa di detenzione illecita di armi.
di Giuseppe Castaldo