
TRAPANI
Alcamo. A creare sospetto sono stati degli strani flussi finanziari provenienti dall’azienda di calcestruzzi “Tre Noci”. È anche da questo che gli investigatori hanno capito che qualcosa non quadrava: eccessiva la sproporzione fra i redditi dichiarati e quelli posseduti.
Società, immobili e mezzi industriale. Oggi è scattato il blitz della Direzione Distrettuale Antimafia e all’imprenditore Giuseppe Montalbano sono stati confiscati beni per 10 milioni di euro.
Cresciuto in ambienti mafiosi quando ad Alcamo è scoppiata la violenta faida degli anni ’90, Montalbano è sempre stato considerato un soggetto pericoloso e molto vicino anche a soggetti latitanti. E anche lui è finito in carcere durante l’operazione “Arca” di Palermo insieme con altre 40 persone indagate per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, omicidi, sequestro di persona e riciclaggio di denaro.
Ma proprio Montalbano è finito in manette perché si è scoperto che dava rifugio a molti latitanti, fra i quali il capo mandamento di Alcamo Vincenzo Milazzo.
La confisca è stata eseguita dalla Dia su richiesta del Tribunale di Trapani. Montalbano agli occhi di tutti è un soggetto molto pericoloso.