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Cassazione respinge ricorso, Maniaci lontano da Palermo e Trapani

PALERMO

Maniaci nuovamente allontanato da Palermo e Trapani, a stabilirlo è stata la Cassazione che ha rigettato il ricorso degli avvocati del giornalista, Bartolomeno Perrino e Antonio Ingoria. La decisione di oggi, sposa perfettamente la richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo etneo.

I legali avevano considerato ingiustificata ed esagerata la richiesta per due motivi: da una parte perché l’elemento d’accusa non è mai stato confermato e dall’altra perché l’allontanamento potrebbe portare a quello che molti sperano e cioè la chiusura di Telejato. Ma il presidente della Corte, Piercamillo Davigo, ha proposto un nuovo allontanamento. I riflettori si sono accesi su Pino Maniaci nel momento in cui i carabinieri lo hanno ripreso mentre chiedeva denaro ai sindaci di Partinico e Borgetto ma lui non ha mai confermato le accuse di estorsione.

Il giornalista di Telejato, durante l’interrogatorio di tre ore col Gip Ferdinando Sestito, ha sempre dichiarato di essere finito nel calderone giudiziario per le su inchieste giornalistiche sul sistema di favori e prebende che giravano intorno alla gestione dei beni sequestrati a Cosa Nostra.

«Siamo in una situazione estremamente paradossale, che definirei assurda – ha commentato Ingroia – La Cassazione non ha rigettato il nostro ricorso ma lo ha dichiarato inammissibile senza entrare nel merito della valutazione degli elementi di prova. Ha invece determinato una situazione capovolta nella quale sono state annullate le misure cautelari che il Gip aveva ritenuto fondate e invece sono state ripristinate le misure per reati che lo stesso Gip riteneva infondati».

Un primo divieto di dimora c’era già stato e il Tribunale del Riesame lo aveva annullato per motivi formali. In un secondo momento era stata la Procura ad impugnare una parte della decisione del Gip e gli avvocati di Maniaci si erano rivolti alla Cassazione per ottenere l’annullamento della decisione. Richiesta che oggi è stata respinta. «È una situazione difficile da spiegare ai cittadini. Mi arrendo di fronte all’incomprensibilità di questo provvedimento giudiziario. Non sono state depositate le motivazioni, non è stato spiegato nel dispositivo perché sarebbe stato inammissibile il nostro ricorso. Dobbiamo solo aspettare».

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